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Aspettando Pasqua - Il prodigioso duello

narrativa

Annalena Valenti

Aspettando Pasqua - Il prodigioso duello

25 storie di intrepida speranza
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Aspettando Pasqua è una raccolta di 25 storie che accompagna grandi e piccoli durante l'attesa di una grande ricorrenza dell'anno cristiano, per nulla facile da spiegare, la Pasqua. Racconti, fiabe, poesie e leggende raccontano che i segni della passione e della morte sono sempre accompagnati da quelli della rinascita, della primavera, del ri-sorgere, e sono visibili già nel nostro mondo. Segno umano, parziale ma inequivocabile, del grande Mistero della Resurrezione.

25 storie più una da leggere insieme ai bambini, per coltivare il sentimento di pietà e intrepida speranza che il Mistero della Resurrezione ha introdotto nel mondo. Nel libro ci sono fiabe di H.C. Andersen e O. Wilde, racconti di A. Čechov, A.M. Cànopi, V. De Domenico e G. Gozzano, poesie di S. Quasimodo, E. Dickinson, R. Pezzani, E. Pea, G. D’Annunzio, D. Valeri e A. Negri e leggende pasquali da tutto il mondo. Inoltre un QR code posizionato nell'aletta posteriore consente di accedere facilmente alle pagine del blog MammaOca.com, dove si trovano i post con i commenti di MammaOca®, le riflessioni, i suggerimenti di lettura.

Da guardare, per scoprire, negli acquerelli di Carl Larsson che illustrano le pagine del libro, i dettagli gentili della natura e delle persone e gli sguardi rivelatori dei bambini che sono capaci di gioirne.

Da ascoltare, scaricando i podcast di ciascun testo. Mariarosa Grieco, narratrice specializzata in letture ad alta voce, ha interpretato le 25 storie, più una, scaricabili dalle più diffuse piattaforme di distribuzione a partire dal 22 febbraio 2023

Aspettando Pasqua - Il prodigioso duello è un progetto di Annalena Valenti con la redazione di MammaOca® - Valeria De Domenico, Raffaella Carnovale

www.mammaoca.com 

di Annalena Valenti

Questo libro contiene 25 storie, più una, che accompagnano noi e i nostri bambini verso il grande mistero della Pasqua. Mistero, paradosso, punto focale del cristianesimo, tutto contenuto nel sottotitolo che chiarisce subito il percorso del libro e anche a chi è rivolto. La sequenza che si recita in chiesa la domenica di Pasqua dice: “Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello”. Non ci servono anni di Covid e guerre per rendercelo presente, forse lo fanno sentire in maniera più acuta e pressante, ma il prodigioso duello avviene tutti i giorni della nostra vita, il duello tra l’affermazione del senso di tutte le cose, che dà vita e speranza, e la mancanza del senso, che non fa neppure alzare dal proprio letto. La natura stessa ce lo fa vedere in modo mirabile e, tra lo scorrere del tempo e le stagioni che si susseguono, l’inverno della sepoltura e la primavera della rinascita, il decadere e il fiorire, possiamo cogliere i segni di una speranza. Abbiamo allora cercato tra le parole di leggende, fiabe e poesie, i segni di questo duello, che prima di essere cristiano è proprio dell’uomo di ogni tempo. La prima scelta è stata quella di cercarli lì dove si percepiscono la speranza e la ricerca del bene e non si affoga nella disperazione del nulla. Sì, anche le storie rivolte a bambini e ragazzi ne sono piene.

I nostri bambini sono un inno alla vita e alla speranza, diamo loro gli strumenti, anche quelli letterari, per avvicinarsi sempre più al perché delle cose, affrontando il bene e il male senza banalizzazioni, sempre certi della promessa di felicità nascosta tra le pieghe del reale. Anche questo è dare la vita. A chi è rivolto il libro? Morte e vita si sono affrontate in prodigioso duello. Qualcuno di noi, di tutti noi, uomini, donne, bambini, di oggi, di ieri, di domani, del nord del mondo e del sud, qualcuno di noi è esente dal prodigioso duello? Ed ecco che avete subito la risposta: questo libro è per tutti, con una ipotesi iniziale evidentemente. Che si apre con la domanda che tutti ci dovremmo porre se nella vita abbiamo l’ardire di mirare alla felicità:

– In questa nostra battaglia quotidiana tra vita e morte, non solo fisica, tra l’affermazione della vita, del suo senso, della speranza e della certezza di bene e la disfatta delle cose che tocchiamo, del non senso, qualcuno può prodigiosamente vincere?

Qualcuno ha vinto il duello, è l’annuncio della Pasqua cristiana, da allora l’intrepida speranza che sia così, qui e ora, continua a vivere in tutti gli uomini.

Possiamo parlare ai bambini di queste cose? Può sembrare incredibile, fin assurdo, ma guardarli in azione ci potrebbe aiutare, perché i bambini queste cose le capiscono bene, duello tra morte e vita, sofferenza e rinascita, dolore profondo e gioia esplosiva, a loro ci vuole pochissimo per viverle, coglierle, un temporale seguito da un arcobaleno improvviso è prodigio, miracolo, magia la chiamano. Ed è magia quel fiore giallo che stanotte non c’era, ma il mattino è lì, lo vedono, imprevisto improvviso e provvido, per loro visibile e invisibile costituiscono la realtà. Vedono l’invisibile nascosto nel particolare visibile, come i compagni di viaggio che abbiamo scelto, poeti, scrittori, Ada, Hans, Oscar ed Emily, Anna e tutti gli altri amici che prima di noi hanno visto e combattuto il prodigioso duello, affermando sempre la bellezza della vita, sempre cadendo e sempre risorgendo. Con le loro parole nutrono la nostra speranza.

25 poesie, racconti, fiabe e leggende che ci conducono al cuore della Storia. Come percorriamo la strada che ci conduce a Pasqua? Ho scritto che il libro è per tutti e che l’abbiamo creato seguendo una certa ipotesi. Abbiamo compagni di viaggio che hanno visto oltre, come i nostri bambini, e indicano il cammino anche a noi.

Le 25 storie cominciano il mercoledì delle Ceneri e si concludono la domenica di Pasqua. 25 storie, qualcuna più impegnativa, e che necessita di un compagno di strada “grande”, più una, la poesia di Resurrezione. Nelle prime sei settimane troverete tre storie la settimana, il mercoledì ci sarà un racconto o una fiaba, il venerdì è il giorno dedicato alle leggende intorno alla passione di Gesù, e la domenica ci sarà sempre una poesia che ricorda in modo esplicito che la vita vince il prodigioso duello. Nel nostro mondo già ci sono i segni della rinascita, della primavera, della speranza, di un ri-sorgere. Segno umano, parziale ma inequivocabile, della Resurrezione di Cristo, che dalla chiesa cristiana viene sempre ricordata nella messa della domenica. Nella Settimana Santa, dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua, ogni giorno una storia, più una di Resurrezione, eterna giovinezza che irrompe.

Una breve introduzione alla parte più impegnativa del libro, sia dal punto di vista dei temi affrontati che del significato: le leggende. Alcune ci raccontano le tradizioni di Pasqua: le uova, la colomba, le campane zittite per tre giorni; una leggenda canta la Resurrezione, le altre sono tutte sulla partecipazione del creato alla Passione di Gesù. Le leggende hanno sempre cercato di rispondere alla domanda sul significato delle cose, raccontando il segno naturale e il suo senso, avendo ben chiaro il ponte tracciato tra terra e cielo. Più grande è il mistero nella vita e nella realtà, più grandi sono i prodigi che vi si nascondono, e molteplici diventano le domande, tanto che, intorno alla vita di Gesù, sono nate moltissime storie che hanno come protagonista la natura: alberi, fiori, animali. Così come nelle storie di Natale la natura partecipa della gioia di una nascita, nelle leggende della Quaresima partecipa della Passione e Morte di Gesù, qualche volta della sua Resurrezione, ma più frequentemente sono le realtà troppo tristi e difficili da essere affrontate, realtà che ben conosciamo perché le viviamo tutti, che hanno fatto nascere queste leggende.

Per i bambini è facile immedesimarsi in uccellini e fiori, forse è più lieve per il cuore poter pensare che un pettirosso o un asinello fanno di tutto per aiutare le sofferenze di un uomo, il più bello tra i figli dell’uomo, il più innocente, il più giusto e che, se lo fanno loro così piccoli, tutti possiamo. Sono storie di bellezza e pietà con cui facilmente i bambini si identificano, per loro è naturale quel sentimento per noi così raro: la compassione. L’introduzione alle leggende è dedicata alla descrizione scientifica di piante, fiori e animali, e a quelle caratteristiche, quei marchi indelebili, per cui sono nate le storie intorno a essi. Nella seconda parte abbiamo riscritto le leggende che fanno parte della tradizione orale di molti popoli.

Quali sono i temi e le parole della Pasqua che troviamo nel libro? Le parole della Pasqua sono forti, potenti e positive, un’altra di quelle cose che dimostrano il paradosso estremo del prodigioso duello. Parliamo della sofferenza, della passione e della morte di un uomo, eppure... “Eppure”, esordisce nella poesia Pensiero d’aprile Ada Negri... Il permanente duello tra morte e vita, tra la disperazione che tutto sia finito e la speranza, per noi la certezza che non è così, tutto contenuto in una congiunzione, eppure, che fortemente richiama a porci la domanda sul senso della vita. Cosa c’è dietro un eppure? Quante delusioni, morti, sofferenze... eppure è bella anima mia la vita, lo può dire solo chi sa che l’impossibile C’È.

... la sepoltura è finita, preannuncia il dente di leone di Emily Dickinson, nel risveglio primaverile che qui diventa esplicito simbolo di resurrezione. Il ciclo della natura riflette il ri–sorgere di ogni cosa, non è un caso, così come non lo è nulla di quel che ci capita, e penso che quando i bambini parlano di magia è questo che intendono, rileggete Il giardino segreto di F.H. Burnett per capirlo in modo luminoso. Se non è un caso, allora è una strada, una strada tracciata da qualcuno, e se pur non lo vediamo, si rende evidente nelle magie che compie. La primavera è rinascita, la terra rifiorisce, presagio del ri-sorgere del cuore. Mistero incantevole e inesorabile della vita, un mistero come l’amore, di cui parla così intensamente Andersen nelle due fiabe del libro, inno alla certezza di bene presente nella vita di ognuno.

In alcune storie, fiabe e poesie, c’è un riferimento esplicito alla Pasqua di Gesù, alla sua passione, morte e resurrezione. Il gigante egoista è il buon ladrone, il pettirosso porta i segni della passione, la rosa più bella del mondo è l’amore più grande di tutti, dare la vita per gli uomini. Lo studente capisce che ciò che è avvenuto più di duemila anni fa, quando Pietro tradì l’amico Gesù, ha un qualche rapporto con il presente, qui e ora, con noi, con i nostri bambini. Gli angeli della Passione confortano Gesù e quelli della Resurrezione gioiscono, noi con loro, e dopo il grande silenzio del sabato, la Resurrezione, come prodigio, miracolo. ... e tutto mi sa di miracolo, perché tutto avviene così improvvisamente, ciò che stanotte non c’era, un attimo prima era morto ora rifiorisce, rinasce, risorge, e nelle parole di questi grandi poeti e scrittori cogli che la morte di un attimo prima era essenziale al miracolo, al cambiamento, al capovolgimento, il ramo si copre improvvisamente di gialli fioretti, e lui si stupisce... che sia così bella la vita.

Miracolo, inatteso imprevisto, come sentire sul collo il buon tepore di un agnellino che improvvisamente riconduce al senso delle cose e della vita, e che ti riporta a casa. Nelle storie di Natale e di Pasqua bambini e agnellini camminano sempre insieme, a raffigurare la preferenza di Gesù per loro. Miracolo, prodigio, folgore, come ne Il gigante egoista di Oscar Wilde, un cambiamento.

improvviso, che avviene per grazia, non per qualcosa che fai tu, è l’amore di un altro, il dono di un altro, e allora irrompe la primavera. E, se vogliamo continuare a seguire le orme del gigante, potremmo anche chiederci, “en passant” sia inteso, tanto è modernamente inaccettabile la domanda, cosa ci può rendere felici, ovvero, noi davanti a chi vogliamo inginocchiarci nella vita.

Che sia una domanda legittima e realista però, ce lo mostra la vita di Carl Larsson, il pittore svedese che ha illustrato anche questo nostro nuovo libro di attesa, e che della felicità ha fatto il centro della sua vita famigliare, magnificamente raffigurata nei suoi quadri, e che, proprio per questo suo dichiarare la propria felicità in famiglia come miracolo quotidiano, ha causato il risentimento e lo scandalo dei suoi detrattori. Niente di nuovo sotto il sole, la storia della volpe e dell’uva è sempre attuale. Eppure...

La sepoltura è finita, l’aria si va profumando di nuova primavera, cantano poesie e fiabe di aprile, di Pasqua, l’intrepida speranza ci fa sostenere il duello, qui e ora, e il cuore si apre a qualcosa che irrompe come prodigio, come folgore, come chiara alba di Resurrezione.

Paolo Massobrio

Annalena Valenti, nome di battaglia MammaOca, giornalista pubblicista, animatrice, autrice di libri per bambini, raccontastorie, blogger sul sito mammaoca.com, si occupa di fiabe e letteratura per l'infanzia da trent'anni. Su questi temi ha scritto centinaia di articoli, tiene corsi di formazione per bambini ed educatori, letture ad alta voce in scuole e quartieri, e anche podcast. Ha co-fondato e diretto una collana di libri per bambini e curato l'allestimento di diversi eventi culturali legati al mondo dell’infanzia. Nel 2022, con Raffaella Carnovale e Valeria De Domenico, è stata autrice del libro Aspettando Natale, edito da Comunica.

Dice l’autrice: «Scrivo di fiabe e libri per bambini da più anni, continuo a inventarmi modi espressivi nuovi per affermare la bellezza dell’esistenza e le ragioni della resistenza. Le fiabe sono molto legate infatti alla resistenza umana. Resistere fa parte del DNA della fiaba, non solo perché sopravvive alle mode letterarie che cercano di cacciarla dalla lettura ai bambini con motivazioni sempre diverse, spesso contraddittorie, e se oggi il motivo è “la fiaba spaventa i bambini perché fa vedere loro il male”, ieri era “li fa evadere dalla realtà”. Vogliamo, nel mondo in cui viviamo, rafforzare le difese dei nostri bambini? Le fiabe, quelle sopravvissute alla moda dei tempi, inventate da uomini che sapevano bene dove andare, rafforzano la nostra resistenza e la nostra umanità, per questo le raccontiamo ai bambini».